mercoledì 27 ottobre 2010

Un pò di fantasia

 Terminata l'estate e con un pò di tempo libero possiamo dare sfogo alla fantasia. Alle volte basta una piccola idea e dei ritagli di tessuto.  Questa borsa l'ho realizzata molti anni fa con avanzi  di un tessuto da tapezzeria usato per un copritavolo. Poi , sul motivo boteh ho applicato del soutache che avevo in casa  cucendolo a mano; infine ho rifinito con un punto catenella.
A destra vediamo la borsa  distesa a allargata, in fondo si tratta di un rettangolo di stoffa...


Per dare corpo alla borsa ho usato della stoffa indeformabile su cui ho appoggiato un o strato di ovatta sintetica sottile.  La fodera con due taschine l'ho ricavata da una camicetta dismessa.

I manici sono formati da due strisce di tessuto sbieco,  cucite a coulisse,  nelle quali ho infilato un cordone mordido. I "bottoni" sono due "rose" create con della stoffa sbieca e arrotolata su se stessa a forma di fiore.

giovedì 21 ottobre 2010

Riconoscere i tessuti


 Per legge ogni capo posto in vendita deve esser munito di etichetta con l'indicazione della composizione dove compaiono anche i vari simboli che suggeriscono le norme per il lavaggio, stiratura, eventuale candeggio.
Se per qualche motivo manca l'etichetta, riconoscere un tessuto non è cosa facile anche perchè i "trattamenti" a cui vengono sottoposti i tessuti per migliorarne l'aspetto o camuffare  la qualità sono molto sofisticati. Comunque ecco qualche consiglio spicciolo per capire in maniera "casalinga" di che stoffa si tratta.
Per scoprire di che fibra si tratta si può provare a...bruciare un filo! Non sempre è possibile e comunque si deve usare attenzione.
Tessuto di lana.
La lana, fibra animale, si ottiene dal vello della pecora ed ha la caratteristica di essere termoregolatrice, non attira muffe e batteri e, generalmente, non trattiene odori. Bruciando ha l'odore dei capelli bruciati e svanisce con una fiamma chiara.
Tessuto di lino.
Fibra vegetale dell'omonima pianta, è la fibra della freschezza per eccellenza che ha però il difetto di sgualcirsi facilmente. Per riconoscerlo si può versare una goccia d'olio e se comparirà una macchia circolare significa che è puro, se invece è misto la macchia avrà contorni irregolari.
Tessuto di cotone.
Fibra vegetale dell'omonima pianta, è riconoscibuile perchè bruciando non ha odore nè lascia residui.
Tessuto di seta.
Fibra di origine animale arde lentamente con fiamma vivace lasciando infine una cenere marrone chiaro.
L'imitazione seta invece brucia senza fiamma lasciando cenere grigia.