Bene, questo è capitato la settimana scorsa quando tre amiche , Liana, Emilia e Rita, dopo una estenuante giornata in treno e trascinandosi dietro una valigia carica di domande e di curiosità sul merletto, sono finalmente arrivate a Trieste. Rivoluzionando un po’ le stanze, due si sono sistemate in una piena di libri, fili, arnesi, manichini mezzo busto da vetrina... e l’altra tra disegni, stoffe, scatole traboccanti di nastri, perle, pietre dure, collezione di fuselli, bambole…insomma una sistemazione che più “artistica” di così non si può. Per vivere in una casa-laboratorio occorre anche un buon spirito di adattamento.
Cosa abbiamo fatto? Beh, non un centrino, né un fiore, anzi a pensarci bene nulla di “finito”, ma ho cercato di far capire come io intendo e “penso” un merletto creativo.
. Con esempi di colori, filati, tessuti ed altro hanno provato a disegnare una loro idea, seguendo il percorso obbligatorio per una buona riuscita di un modello che parte dallo schizzo ed arriva alla realizzazione cartace…
Ho trasmesso loro qualche “trucco”, qualche passaggio che non si trova descritto su nessuna rivista in quanto frutto della sola esperienza. Ho fatto notare, con il supporto del computer, quello che è meglio evitare poiché già troppo visto o perché mal eseguito o perchè viene spacciato per “moderno-contemporaneo” quando, invece, in altre nazioni gira da decenni.
Oggi è estremamente facile vedere dei merletti imperfetti presentati come creazioni moderne. Dal mio punto di vista anche il “moderno” necessita di perfezione esecutiva, altrimenti si passa alla Fiber Art. Ho ribadito le mie idee di sempre: l’inutilità della copiatura di lavori altrui e la necessità dell’originalità che ciascun lavoro deve avere prendendo spunto dalla tradizione dei propri luoghi di provenienza.
Liana ed Emila si fotografano al castello di Miramare
Cattedrale di San Giusto
Abbiamo girato un po’ per Trieste, ho cucinato la “jota” (minestra molto corposa), il cremoso Liptauer, i crauti con il prosciutto accompagnati dal vino Refosco, e … finito le serate a notte fonda parlando di merletti.
Come sempre, a modo mio, ho parlato enfaticamente del merletto, abbiamo visto e commentato merletti antichi, sfogliato riviste straniere nelle quali è impossibile non notare il diverso concetto di merletto in continua evoluzione in quanto espressione di cultura ed arte…insomma le giornate sono volate
Querida María. No sabes cuanto echo de menos mis paseos por internet...ver lo que hacen las amigas...
RispondiEliminaVeo que sigues con tu trabajo y tu blog. Me alegro mucho
Unas fotos preciosas. Me ha gustado mucho esta entrada, está llena de encanto. Un beso.
Gracias Marisa, la vida, maléfica anciana, mucho tiempo nos regala y mucho saca de ello... El nuestro ha sido realmente un bonito fin de semana...pecado que "la malefica anciana" ha sacado el tiempo, en efecto los días han volado...
RispondiEliminaCiao Maria,
RispondiEliminasicuramente il tuo è stato un corso un po’ fuori dall’ordinario. Un corso ideato e programmato col fine di dare il massimo nell’insegnamento, in relazione alla durata concordata, e senza pensare alla pubblicità che, invece, un bel lavoro terminato avrebbe potuto darti. E’ stato un fine settimana vissuto intensamente a studiare e a parlare di merletti, a incamerare nozioni e passaggi da mettere a frutto nei nostri futuri lavori. Un’esperienza molto bella, sicuramente da ripetere con nuovi approfondimenti. Grazie, Liana.
Un incontro "creativo", senza un programma prestabilito, senza il traguardo del campioncino finito, è sempre un salto nel buio: può essere coivolgente, affascinante, stimolante ma può anche deludere. Sono contenta che in questo caso è andato bene...
RispondiEliminaragazze... ma che bel gruppo di amiche mi trovo a contemplare, intente in intrecci, luoghi e, diciamolo, degustazioni, che mi sono tutte care... un saluto a tutte voi e uno speciale per Maria, era ora che passassi dal tuo blog! Alessandra
RispondiEliminaGrazie Alessandra sei sempre benvenuta!
RispondiElimina¡Como me gusta esta reunión!, no se si por no tener programa, por ser solo creatividad, por compartir sin agobios, por no tener que terminar el trabajo a toda prisa....por todo. Te felicito por ser capaz de compartir de ese modo fantástico!
RispondiEliminaEso si, querida María, os veo con un poco de envidia de no poder estar con vosotras, o veros en la distancia cotilleando sobre encajes.
Un cariñoso saludo y enhorabuena a las cuatro.
Muchas gracias querida amiga
RispondiEliminaAnche se in ritardo ... io c'ero!!! E' stato un corso formativo, creativo, intenso e soprattutto innovativo. Il tempo è volato tra l'esame di filati preziosi e non, pietre dure, fuselli, riviste ...; studio di nuovi punti, di tecniche di progettazione e di sviluppo; osservazione critica su lavori di merletto moderno presenti sul web... E' vero non sono tornata a casa con un lavoretto finito, ma ho acquisito un tale bagaglio, ricco di trucchi, di suggerimenti, spunti, idee: cosa chiedere di più ad un corso? Spero tanto ci possano essere altre occasioni. ... e che dire dell'ottima cucina e delle piacevoli passeggiate per la città? Grazie Maria
RispondiEliminaEmilia... siamo andate bene perchè l'entusiasmo era reciproco. Quello che abbiamo fatto girando tra le stanze, sotto l'occhio benevolo del mio paziente marito, non sarebbe stato possibile in altro luogo...sarei dovuta arrivare con un camioncino! Confidiamo nel futuro e in altre occasioni, grazie Emilia
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