Così, tra ricami "amatoriali "e merletti tradizionali, trascorse il primo anno di scuola.
Allora frequentavo la sede di Grado e fu la paziente guida della mia prima maestra , Lida Maricchio, ad introdurmi in questo mondo fantastico, finchè un bel giorno rimasi folgorata dal merletto contemporaneo.
Visitando per la prima volta una esposizione di merletto contemporaneo della Rep Ceca, compresi che era possibile "intrecciare" il filo in mille modi diversi e decisi di provare ad interpretarlo a modo mio, ossia con i punti tradizionali della mia Regione. Mi affascinavano le lavorazioni dilatate, il mezzo punto con tante sfumature, le "figurine", le "testine", le "spirali" tridimensionali, i filati dei più fantasiosi, ma pensai che ripetendo quanto avevo già visto sarebbe stato, forse, sì più semplice, ma meno interessante. Iniziai così una strada difficile, quella dell'abbigliamento, accessori e gioielleria. Se per i "gioielli" di filo c'è sempre interesse, molto più difficile è presentare capi di abbigliamento. Ad una esposizione di merletti ci si aspetta merletti per la casa, la biancheria intima, accessori vezzosi come ventagli, fiori... anzichè trovarsi di fronte a capi un pò eccentrici, con foggie e trasparenze inadatte all'abbigliamento di ogni giorno.
So che la maggioranza del pubblico che gira per mostre di merletto preferisce quello tradizionale, e poco interessano abiti "eccessivi", pensati per una passerella, con colori eccentrici anche se supportati da una buona confezione sartoriale e tessuti di pregio, lo so bene, ma avendo una certa competenza sartoriale insisto in questo mio passatempo, disegnando, tagliando e cucendo i miei abiti e merletti.
Una delle prime cose che feci fu questa sciarpa.
La realizzai nel 2002, per una mostra di lavori della Scuola Merletti Gorizia al Museo della Civiltà Contadina di Farra (GO). Poi, mi ha "seguito" in quasi tutte le esposizioni e sono molto contenta che, per mia fortuna e nonostante gli anni , piace ancora
Allora frequentavo la sede di Grado e fu la paziente guida della mia prima maestra , Lida Maricchio, ad introdurmi in questo mondo fantastico, finchè un bel giorno rimasi folgorata dal merletto contemporaneo.
Visitando per la prima volta una esposizione di merletto contemporaneo della Rep Ceca, compresi che era possibile "intrecciare" il filo in mille modi diversi e decisi di provare ad interpretarlo a modo mio, ossia con i punti tradizionali della mia Regione. Mi affascinavano le lavorazioni dilatate, il mezzo punto con tante sfumature, le "figurine", le "testine", le "spirali" tridimensionali, i filati dei più fantasiosi, ma pensai che ripetendo quanto avevo già visto sarebbe stato, forse, sì più semplice, ma meno interessante. Iniziai così una strada difficile, quella dell'abbigliamento, accessori e gioielleria. Se per i "gioielli" di filo c'è sempre interesse, molto più difficile è presentare capi di abbigliamento. Ad una esposizione di merletti ci si aspetta merletti per la casa, la biancheria intima, accessori vezzosi come ventagli, fiori... anzichè trovarsi di fronte a capi un pò eccentrici, con foggie e trasparenze inadatte all'abbigliamento di ogni giorno.
So che la maggioranza del pubblico che gira per mostre di merletto preferisce quello tradizionale, e poco interessano abiti "eccessivi", pensati per una passerella, con colori eccentrici anche se supportati da una buona confezione sartoriale e tessuti di pregio, lo so bene, ma avendo una certa competenza sartoriale insisto in questo mio passatempo, disegnando, tagliando e cucendo i miei abiti e merletti.
Una delle prime cose che feci fu questa sciarpa.
La realizzai nel 2002, per una mostra di lavori della Scuola Merletti Gorizia al Museo della Civiltà Contadina di Farra (GO). Poi, mi ha "seguito" in quasi tutte le esposizioni e sono molto contenta che, per mia fortuna e nonostante gli anni , piace ancora
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