Dalla conoscenza del “ filo” siamo passati ai diversi tipi di tessuti: da quelli indispensabili a quelli molto leggeri come lo chiffon, sotto il quale si sono giocosamente nascosti,
per poi arrivare, finalmente, al merletto.
per poi arrivare, finalmente, al merletto.
Il Merletto, un puro capriccio al quale uomini e donne hanno dedicato lunghe e preziose ore della loro vita per crearlo e tanto desiderato da indurre gli Stati a regolamentarne l’uso con Leggi Suntuarie; a queste Leggi avevo già fatto riferimento nel trattare l’argomento sulla seta nel periodo dell’antica Roma.
Tra le varie cartoline mostrate ai bambini con immagini del passato che ritraevano giovinetti con enormi colli di pizzo,
o una merlettaia intenta ad eseguire un merletto enorme, quella che ha destato più interesse è stata il ritratto di una scolaresca inespressiva seduta dietro ai loro tomboli e un bambino, acutamente, ha fatto notare ai suoi compagni che nessuno sorrideva.
o una merlettaia intenta ad eseguire un merletto enorme, quella che ha destato più interesse è stata il ritratto di una scolaresca inespressiva seduta dietro ai loro tomboli e un bambino, acutamente, ha fatto notare ai suoi compagni che nessuno sorrideva.
E poi ho portato qualche gioiello per dimostrare le varie possibilità di applicazioni del merletto a fuselli
e alcuni fuselli della mia collezione che destano sempre curiosità. I più ammirati sono stati quelli spagnoli, quelli souvenir di vetro della Rep. Ceca, altri con forme particolari ed anche quelli formato mignon.
e alcuni fuselli della mia collezione che destano sempre curiosità. I più ammirati sono stati quelli spagnoli, quelli souvenir di vetro della Rep. Ceca, altri con forme particolari ed anche quelli formato mignon.
Dovendo dimostrare come si lavora al tombolo ho pensato a qualcosa di semplice ed adeguato alla circostanza.
Così ho recuperato un fiore, eseguito a suo tempo come prova e lasciato in disparte poichè non mi soddisfaceva la lavorazione risultata “troppo molle” a causa dell’utilizzo di filo moulinè poco adatto allo scopo, a questo ho aggiunto delle perle e poi ho disegnato un ovale.
Il lavoro lo avevo iniziato a casa prevedendo che, per quanto semplici fossero i punti utilizzati: punto tela e punto erba, non sarei riuscita a completarlo in aula.
Il lavoro lo avevo iniziato a casa prevedendo che, per quanto semplici fossero i punti utilizzati: punto tela e punto erba, non sarei riuscita a completarlo in aula.
Dopo essere stati tutti attenti all’esecuzione degli intrecci, i bambini si sono offerti di togliere gli spilli…
Ho portato dei fogli di carta fatta a mano e gli ho lasciati scegliere su quale avremmo posizionato il “nostro” uovo di Pasqua…
Alla fine, la commozione è stata forte quando, con grande sorpresa, ho ricevuto dai bambini meravigliosi regali e,
con anche qualche consiglio per l'esecuzione...certo che nella vita le sorprese non finiscono mai!
Foto scattate dall'allieva Stefania Cociani
Bravissima!!! I bambini sono molto sensibili al bello se glielo si fa vedere e perciò fai benissimo a fare queste lezioni, che rimarranno sicuramente impresse indelibilmente nella loro mente e li influenzerà nel loro cammino di vita.
RispondiEliminaCongratulazioni
Maria Concetta
Grazie Maria Concetta, è stata una bella esperienza. Maria
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