martedì 14 settembre 2010

Il valore di un merletto

      " Mi piace andare al mercato per scoprire di quante cose posso benissimo fare a meno" (Socrate)

                                               Possiamo fare a meno dei merletti?
Certo! Non sono indispensabili per vivere, però piacciono.  Sono, oggi come nel passato, dei capricci. Capricci, nati però dall'intelligenza, dalla creatività, da infinite ore trascorse sperimentando e intrecciando.
               Alle volte  il gesto antico, immutato e lento dell'incrocio dei fili , crea  opere magistrali.
Manufatti che meravigliano e piacciono. Se posti in vendita però il loro prezzo non è mai giusto per l'acquirente, che si ostina a chiederne uno sconto, neanche fosse merce in saldo al mercato di periferia o cineserie, al limite della dignità. Come mai  manufatti che hanno richiesto ore infinite di lavorazione, desiderati, sono oggetto di trattative svilenti ? I capricci, se non possiamo permetterceli, è meglio non acquistarli.

Traduzione in inglese ( a grande richiesta!)
English version
" I like going to the market to find out  we can do without." These words were told by Socrates.

                                          Can we do without lace works?
Of course! They are not absolutely necessaryto live, but we like them.
They may be, today like in the past, compared to whims, whims that are yet due to intelligence, creativity and long hours spent experimenting and weaving.
Sometimes the slow, unchanged and ancient gesture of weaving threads creates masterly works which astonish and everybody likes.However when we try to sell them their prices are never right for the buyer who insists on asking for a discount even if they are goods on sale in a suburban market chinesery quite without dignity.
I wonder why works that took long hours to be worked out, that are admired and wished  are usually  objects of degrading negotiations. If we can't afford these kind of whims, it is better not to buy them!

8 commenti:

  1. benvenuta nel mondo dei blog, cara, verrò a trovarti spesso, intanto un saluto. Alessandra

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  2. Cara Maria, innanzitutto un benvenuta nella comunità delle blogger anche da parte mia!!!!
    Sarà una bellissima avventura, ne sono certa!
    Vorrei lasciare un mio pensiero a commento del post: credo che l'attribuire il giusto valore ad un oggetto passi inevitabilmente attraverso la conoscenza. Sono convinta che la consapevolezza di tutto quello che c'è prima e dietro la realizzazione di un oggetto d'arte permetta di comprendere il perchè di un certo prezzo.
    Chiudo con una frase di Wilde: il superfluo è la nostra unica necessità!
    Un bacio!

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  3. ¡Fantástico!. Ahora será un placer ver tus trabajos que esperamos siempre con gran expectativa y cariño, pues sabemos que tu creatividad e imaginación es inagotable y de un gusto extraordinario. Esperamos también algún artículo para conocer mejor el encaje y poder valorar cada pieza.
    Mucha suerte y muchas gracias por compartir.
    Un abrazo. Concha

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  4. Pero bueno María,¡no me lo puedo creer! Me encanta. Me voy corriendo a contarlo... Un beso

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  5. concordo pienamente cara Maria! sono contenta di vederti qui sul blog, ora potrò vedere le tue Opere!!!

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  6. Ciao Maria, è difficile controbattere a quanto hai esposto. La tua è una denuncia di un dato di fatto. Purtroppo ci sono alcune persone sfrontate alle quali non si può far altro che, anzi è doveroso, rispondere adeguatamente.

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  7. Ringrazio tutte per gli auguri. Concordo con Crochetdoll su Wilde, ma rimango dell'idea che i capricci sono capricci e perciò hanno un altro prezzo. Riguardo la consapevolezza sul lavoro altrui mi permetto di far notare che, ad esempio, una esposizione di quadri non è usanza chiedere uno sconto... questa usanza si nota tra i visitatori di "Esposizioni" di merletto, non parlo di chi gira tra i banchi dei commercianti, ma visitatori di personali. Il primo post mi è stato suggerito da quanto ho visto a Valtopina, dove una signora ha insistito, quasi al limite dell'educazione, per avere uno sconto di 10 eu sui 30 richiesti. Mentalità da suk. Dipenderà forse dal fatto che quando ci si trova davanti ad espositori stranieri, di paesi con altre condizioni economiche, siamo convinti che si "deve" fare un affare... ci sarebbe da discutere cara Luisa... e magari ne discuteremo. Maria

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